Sommario
- A: “Come ti sei qualificato per il mocs?”
- A: “Quando tempo hai usato per testare? Ti sentivi preparato per l’evento?”
- A: “Cosa hai scelto di giocare per il pioneer? Si è rivelato una buona scelta?”
- A: “E per quanto riguarda il modern? Sei contento della tua scelta?”
- A: “Cosa ne pensi del Cube? Quale è il miglior archetipo?”
- A: “Come è andato il torneo? Sei soddisfatto?”
- A: “Ti sei divertito?”
Buongiorno a tutti i giocatori Medi! Io sono Alessandro Parisi e oggi parliamo del MOCS con uno dei suoi protagonisti: Fabrizio anteri!
Come sapete si e’ svolto da poco il piu’ importante torneo su MTGO. Di solito vede partecipare i migliori grinder di mtgo che si guadagnano la possibilità di giocarsi i ricchi premi in palio attraverso un tortuoso sistema fatto di tornei che qualificano ad altri qualifier.
I partecipanti ammessi sono solamente 24, e si danno battaglia per ben 14 round più top 4. Una formula decisamente inusuale, ma ancora più inusuale è stata la scelta di far giocare ben 6 round di Vintage Cube, un formato che non era mai stato utilizzato prima in tornei competitivi, insieme a 4 round di Pioneer e altrettanti di Modern.
Alla fine a trionfare è stato Michael Jacob, in una top 4 che comprendeva anche Logan Nettles (il celebre Jaberwocki), Olver Tiu e Matti Kuisma: se vi interessa, trovate tutte le liste su Magic.gg e potete riguardarvi i video del coverage su Twitch (cosa che vi consiglio caldamente se siete interessati a vedere giocare del Magic di altissimo livello).
Per capire come sia preparare un torneo di questa entità, con 250k di montepremi, abbiamo intervistato uno dei partecipanti, Fabrizio Anteri, che si è classificato nono.
A: “Come ti sei qualificato per il mocs?”
F: “Ho vinto il primo Qualifier del 2019, di modern, circa 18 mesi fa, al quale ho potuto partecipare grazie al fatto che ho raggiunto la top 8 in una showcase Challenge, sempre di modern.”
A: “Quando tempo hai usato per testare? Ti sentivi preparato per l’evento?”
F: “Ho iniziato a testare tre settimane prima del torneo, giocavo 5 o 6 giorni a settimana, tra le 6 e le 10 ore tutti i giorni. Non mi sentivo completamente preparato perché era da un sacco che non giocavo pioneer e modern, quindi nelle poche settimane di testing c’erano davvero tanti mazzi da esplorare.”
A: “Cosa hai scelto di giocare per il pioneer? Si è rivelato una buona scelta?”
F: ” In pioneer ho giocato Jeskai Lukka. Tutte le liste che ho trovato giocavano le stesse 80 carte di main e circa 13 carte uguali di sideboard. Ho pensato che fosse assurdo dato il numero di opzioni disponibili per l’archetipo. Il mazzo mi piace un sacco perché ha degli ottimi mu nel meta, e con i cambi che ho fatto penso di averlo migliorato in maniera significativa un po’ contro tutto, rigiocherei sicuramente lo stesso mazzo se avessi un altro torneo di pioneer.”
Jeskai Lukka by Fabrizio anteri
A: “E per quanto riguarda il modern? Sei contento della tua scelta?”
F: “Per quanto riguarda il modern ho testato con un altro giocatore qualificato e siamo arrivati ad una specie di mix tra il Sultai control che gioca Mystic Sanctuary e Archmage’s Charm e le classiche liste di 4c Uro. La nostra lista di Temur Control era molto solida, ma non ho abbastanza esperienza per dire se sia meglio o peggio delle liste classiche, credo che dipenda più che altro dal meta.”
Temur Control by Fabrizio anteri
(P.S.: se volete leggere qualcosa sul modern date un’ occhiata qui)
A: “Cosa ne pensi del Cube? Quale è il miglior archetipo?”
F: “Il Cube è un formato molto interessante. Richiede un sacco di skill per draftare bene, ma anche la fortuna conta: aprire le p9 è fondamentale, e anche pescare le proprie carte forti durante le partite è importante.
Alcuni mazzi sono composti da 4-5 carte sinergiche tra loro (ad esempio Channel + Emrakul o Esarca + Twin) e 18 filler mediocri, quindi vinci facilmente quando peschi le tue carte migliori e perdi orribilmente le altre volte.
Ho le mie opinioni su quali siano gli archetipi più forti e so che in molti dissentiranno, ma penso che MonoGreen sia il più forte e, tra i 6-8 archetipi esistenti, 3-4 non li tocco nemmeno, perché credo che siano una trappola. Per esempio penso che tutti i midrange pieni di remuval siano unplayable, e che storm sia troppo underpowered per il formato; anche monored e white weenie non mi fanno impazzire. Questi sono i due mazzi che ho draftato, purtroppo nel primo draft mi trovavo in un seating particolarmente brutto e sono stato costretto a first pickare Dryad of the Ilysian Grove P1p1, ed ho fatto 1-2. Il secondo draft è andato molto meglio, ho aperto delle carte molto forti ed ho fatto 3-0.”
A: “Come è andato il torneo? Sei soddisfatto?”
F: “Ho chiuso 8-6 dopo 14 round, ma avevo un pessimo rating perché sono partito 2-4. Sono un po’ deluso perché i premi dal nono al sedicesimo posto li ha presi anche chi aveva due win meno di me, e Michael Jacob, che ha poi vinto l’evento, è entrato in top4 con il mio stesso record. Ma sono anche orgoglioso di come ho giocato e so di aver fatto il massimo per come ho pescato e per i pod in cui mi sono trovato nei draft.”
A: “Ti sei divertito?”
F: “Mi è piaciuto tantissimo giocare in field così competitivo! Durante le partite ero incredibilmente calmo, cosa che ha sorpreso persino me, considerando quanti soldi c’erano in palio ad ogni round.”